La Discarica si sviluppa su una superficie totale di circa 200.000 mq, di cui circa 2.000 mq sono adibiti alla viabilità interna e la restante parte è adibita all’invaso impermeabilizzato di discarica, ed è inserita nell’area tecnologica di trattamento dei rifiuti del Polo.
La Discarica è classificata, ai sensi dell’articolo 4 del D.Lgs. 36/2003, come categoria “discarica per rifiuti non pericolosi” e si configura quale discarica che riceve più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25.000 tonnellate, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti. La Discarica è stata autorizzata, a partire dal 1986, per singoli lotti allo smaltimento definitivo (D1) e recupero (R5 e R11) di rifiuti non pericolosi.

Com’è fatta

Discarica controllata ed autorizzata, con cinque lotti e due valli esauriti e un lotto attualmente in coltivazione, è realizzata secondo i requisiti di legge e con le tecnologie più moderne.
I lotti sono completamente isolati dal terreno con uno strato di argilla e teli in polietilene ad alta densità (HDPE), un materiale impermeabilizzante che impedisce al percolato, che è il liquido prodotto dalla decomposizione dei rifiuti, di penetrare nel suolo e quindi nella falda acquifera. Una rete di monitoraggio inserita tra i due teli ne rileva anche le minime lacerazioni permettendo di intervenire tempestivamente ed evitando così ogni infiltrazione nociva nel suolo.

Sicurezza e tutela: i monitoraggi ambientali

La Provincia, che è l’ente preposto al controllo dei siti destinati allo smaltimento dei rifiuti, effettua attraverso ARPA (Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente) il monitoraggio periodico dei piezometri (pozzetti da cui si prelevano campioni d’acqua da analizzare). Dal 1994, anno di fondazione di AREA, la discarica viene monitorata anche dal personale interno, attraverso scrupolosi campionamenti dei pozzetti ogni 3 mesi.

Inoltre ogni 3 mesi viene analizzato il percolato e mensilmente si analilzza l’aria. Tutti i rifiuti in ingresso vengono caratterizzati come da normativa vigente.

La trasformazione del biogas

Oltre al percolato, che viene raccolto attraverso una rete di condotte, stoccato in appositi sili e poi smaltito in impianti di depurazione autorizzati, in discarica si forma spontaneamente anche una sostanza preziosa: il biogas. Si tratta semplicemente di metano biologico, prodotto anch’esso dalla decomposizione dei rifiuti, che è possibile recuperare e trasformare, attraverso un apposito impianto, in energia elettrica. In questo modo si valorizza un gas che altrimenti si disperderebbe in atmosfera incidendo negativamente sull’effetto serra.

La ditta che gestisce l’impianto di trasformazione del biogas analizza mensilmente il biogas (che di fatto è il carburante del motore), mentre i fumi della combustione vengono analizzati una volta all’anno.

La discarica è autorizzata dall’Amministrazione Provinciale con A.I.A. del 21.01.2013

Cronologia della discarica

I° lotto

Autorizzato nel 1986 (PG n. 11045 del 20/08/1986) fino a 18 m di altezza (circa 150.000 m3, pari a circa 150.000 t di rifiuti), ai sensi del D.P.R. n. 915/1982 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, il periodo di coltivazione è stato dal 1987 al 1990 e nel 1995 è stato approvato il piano di chiusura e recupero ambientale (PG n. 42631 del 21/11/1995), modificato nel 1997 dal progetto di bonifica (PG n. 2674 del 27/01/1997).

E’ stato oggetto di operazione di Landfill Mining (LFM) come autorizzato in AIA 3260/2013 dal aprile 2015 al marzo 2017, una volta ultimato il cantiere è stato realizzato il nuovo I° lotto ai sensi del D.Lgs. 36/2003.

 

Nuovo I° lotto

Autorizzato nel 2013 (PG n. 3260 del 21/01/2013) fino a 15,6 m di altezza (365.183 m3 di rifiuti pari a 292.146 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, il periodo di coltivazione è iniziato nel dicembre 2018, attualmente è in coltivazione.

 

II° lotto

Autorizzato nel 1987 (PG n. 1187 del 30/09/1987) e successivamente modificato del 1991 (PG n. 10309 del 27/06/1991) fino a 14 m di altezza (circa 110.000 m3, pari a circa 110.000 t di rifiuti), ai sensi del D.P.R. n. 915/1982 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, il periodo di coltivazione è stato dal 1990 al 1994 e nel 1995 è stato approvato il piano di chiusura e recupero ambientale (PG n. 32648 del 09/08/1995), prorogato nel 1997 (PG n. 45477 del 14/10/1997).

 

III° lotto

Autorizzato nel 1994 (PG n. 25522 del 27/07/1994) e successivamente modificato del 1996 (PG n. 21605 del 30/05/1996) fino a 14 m di altezza (circa 150.000 m3, pari a circa 150.000 t di rifiuti), ai sensi del D.P.R. n. 915/1982 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, il periodo di coltivazione è stato dal 1996 al 2000 e nel 2001 è stato approvato il piano di chiusura e recupero ambientale (PG n. 81857 del 18/12/2001).

 

Vallo I° – II°  lotto

Autorizzato nel 1996 (PG n. 1475 del 26/01/1996) fino a 14 m di altezza (circa 30.000 m3, pari a circa 30.000 t di rifiuti), ai sensi del D.P.R. n. 915/1982 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27 Luglio 1984, il periodo di coltivazione è stato dal 1998 al 2000 e nel 2003 è stato approvato il piano di recupero e recupero ambientale (PG n. 94652 del 23/09/2003).

Attualmente è in corso un’operazione di Landfill Mining (LFM) sul Vallo I°-II° Lotto, una volta ultimata sarà costruito il nuovo I° lotto ai sensi del D.Lgs. 36/2003.

 

IV° lotto – 1° stralcio

Autorizzato nel 1998 (PG n. 38476 del 16/07/1998) successivamente modificato nel 1999 (PG n. 2910 del 26/01/1999) fino a 14 m di altezza (circa 440.000 m3, pari a circa 300.000 t di rifiuti), ai sensi del D.Lgs. n. 22/1997 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, e nel 2005 è stato approvato il progetto di adeguamento al D.Lgs. 36/2003 (PG n. 35162 del 30/03/2005). Successivamente è stato modificato assieme al V Lotto nel 2010 (PG n. 98847 del 06/12/2010) fino a 13,8 m di altezza (complessivamente ulteriori 65.630 m3 di rifiuti pari a 52.500 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, il periodo di coltivazione è iniziato 2000 e attualmente è esaurito.

 

IV° lotto – 2° stralcio

Autorizzato nel 2003 (PG n. 40498 del 15/04/2003) e successivamente modificato nel 2005 (PG n. 7915 del 01/02/2005) fino a 18 m di altezza (322.610 m3 di rifiuti pari a 322.610 t), ai sensi del D.Lgs. 22/1997 e della Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27/07/1984, il periodo di coltivazione è stato dal 2005 al 2009 e nel 2005 è stato approvato il progetto di adeguamento al D.Lgs. 36/2003 (PG n. 28630 del 15/03/2005) e attualmente è stato steso il capping provvisorio.

 

Vallo  II° – III° lotto

Autorizzato nel 2004 (PG n. 60611 del 03/06/2004) fino a 14 m di altezza (68.000 m3 di rifiuti pari a 68.000 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, il periodo di coltivazione è stato dal 2004 al 2009 e attualmente è stato steso il capping provvisorio.

 

V° lotto

Autorizzato nel 2006 (PG n. 103191 del 14/12/2006) fino a 12,4 m di altezza (254.937 m3 di rifiuti pari a 203.950 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, e successivamente modificato assieme al IV Lotto II Stralcio nel 2010 (PG n. 98847 del 06/12/2010) fino a 13,8 m di altezza (compressivamente ulteriori 65.630 m3 di rifiuti pari a 52.500 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, autorizzato all’esercizio nel 2006, il periodo di coltivazione è iniziato nel 2007 e attualmente è in coltivazione. L’area in cui sorge il V lotto è stata utilizzata in passato da Area S.p.A. per insediarvi strutture o impianti di supporto alle attività dell’azienda stessa, quali lo stoccaggio di rifiuti contenenti amianto (circa 674 tonnellate) conferiti in seguito agli eventi calamitosi del 1997 e del 2001 e la messa in riserva (R13) dei rifiuti inerti recuperabili (utilizzati per la sistemazione della viabilità interna e per le coperture di rifiuti), ora non più presenti, e l’impianto di recupero del biogas proveniente dai lotti di discarica mediante cogenerazione, ora spostato a nord.

 

VI° LOTTO VASCA 1 E VASCA 2

Autorizzato nel 2013 (PG n. 3260 del 21/01/2013) fino a 15,6 m di altezza (365.183 m3 di rifiuti pari a 292.146 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, il periodo di coltivazione è iniziato nel 2013, attualmente è in coltivazione la Vasca 2 Lotto VI.

 

NUOVO I° LOTTO (da realizzarsi)

Autorizzato nel 2013 (PG n. 3260 del 21/01/2013) fino a 15,6 m di altezza (365.183 m3 di rifiuti pari a 292.146 t), ai sensi del D.Lgs. 36/2003, il periodo di coltivazione è iniziato nel 2013, attualmente è in coltivazione la Vasca 2 Lotto VI, il nuovo I° Lotto non è stato ancora realizzato.